Le 1519 chiese nei comuni e nelle frazioni
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Nella newsletter di questo mese proseguiamo il viaggio alla scoperta degli elementi caratteristici delle "nostre" chiese.
Dopo Absidi, Affreschi, Battisteri, Campanili e Cripte questa volta alziamo lo sguardo su un elemento strutturale e artistico: i capitelli.
La chiesa del mese è la Madonna di Viatosto nell'omonima frazione di Asti.
La Novità è la Chiesa di San Martino a Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, mentre la Galleria ci porta nella Basilica di San Michele a Oleggio, in provincia di Novara, con la sua cripta dalle interessanti colonne prive di capitelli.
L'itinerario del mese è dedicato alle chiese di Asti, sicuramente la città piemontese dove è possibile vedere il maggior numero di capitelli.
Il libro del mese è relativo ad Alba e la sezione agiografia della newsletter è dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, mentre nel glossario non possiamo che parlare di Capitello.
Come sempre speriamo di fornire spunti e occasioni di conoscenza e visita.
Buona lettura! E ... appuntamento a febbraio.
Marco Actis Grosso
La Chiesetta di San Rocco e San Sebastiano è una delle ultime se non l'ultima Cappella privata
sita sul territorio exillese, luogo che in passato è stato popolato da abili artigiani del legno, della
muratura e validi armaioli. Essa appartiene alla mia famiglia da quando fù costruita nel 1660 su
commissione di Pierre Odiard fù Jean, all'epoca Console di Exilles…
Così comincia il saggio di Marco Cibonfa che ha gentilmente concesso a Chieseromaniche.it di pubblicarlo tra i suoi documenti e a cui va
il sentito ringraziamento da tutto lo staff di Chieseromaniche.it
Laddove il Dizionario Simboli del Medioevo rappresentava un'introduzione di ampio respiro sul mondo visto con gli occhi di un uomo del Medioevo, quest'opera realizza un approccio più organico alla materia, di per sé sterminata, della simbologia medievale attraverso la forma del Lessico, ordinato per ampie voci alfabetiche, ricche di riferimenti reciproci, con un copioso corredo di illustrazioni e disegni.
Impresa non facile, perché nel mondo dei simboli occorre rassegnarsi a non possedere altro che delle prove relative, a non disporre di certezze assolute.
Ogni pretesa in tal senso non rispetterebbe uno dei tratti fondamentali del simbolo stesso che è l'ambiguità, la possibilità di essere letto in modi diversi, talvolta addirittura opposti.
Un libro che ci permette di penetrare un po' di più nel modo della simbologia romanica…
Un interessante testo dedicato ad una area del Piemonte ricca chiese e cappelle romaniche e soprattutto un utile aiuto per comprenderne meglio l'apparato iconografico, un testo che non può mancare nella biblioteca di un appassionato delle "nostre" chiesette.
Il Canavese è infatti ricco di monumenti medievali: castelli, borghi e ricetti, chiese e cappelle e il suo patrimonio artistico è da tempo oggetto di studio e pubblicazioni.
Il testo, dedicato all’iconografia delle sue più antiche chiese e cappelle, ne evidenzia il programma classico, incentrato sulla figura del Cristo glorioso circondato dai simboli degli Evangelisti e dai dodici Apostoli.
Gli fanno corona, oltre le immagini di Maria, quelle sempre più numerose dei santi.
Quali erano il loro significato e la loro funzione? E qual è tuttora il loro messaggio?
Scorrendo le pagine ricche di informazioni e indicazioni percorriamo tre tappe: nella prima vengono esaminate le chiese plebane e le cappelle del Canavese
che custodiscono affreschi dei secoli tra l’XI e il XV.
Nella seconda tappa, partendo da una sintesi dell’iconografia evidenziata, troviamo un confronto con quella di monumenti coevi sia nel resto dell’attuale Piemonte sia in altre regioni via via più lontane.
Nella terza tappa viene proposta come chiave di lettura delle raffigurazioni la loro valenza teologica.
Francesco Mosetto, professore emerito presso l’Università Salesiana, ha scritto vari commentari ai Vangeli e alle Lettere di san Paolo.
Ha inoltre illustrato, sotto il profilo biblico, l’Iconografia degli antichi battisteri (Edizioni Sant’Antonio, 2018).
Con numerosi riferimenti ai testi letterari, questo dizionario illustra episodi e personaggi ricorrenti nell'arte occidentale di ispirazione classica o cristiana, dal Medioevo fino al Settecento. Nel libro si dispiega il complesso dei topoi del patrimonio iconologico occidentale, siano essi temi narrativi oppure figure storiche e allegoriche caratterizzate da precisi attributi che...
Molte sono ormai le guide turistiche dedicate alla Via Francigena che, peraltro, ha una percorribilità abbastanza incerta. Questa però è la storia dei diversi percorsi che hanno attraversato i paesi della Valle di Susa e Cenischia con gli antichi ricoveri di accoglienza, per lo più religiosi, che sono sopravvissuti e mantengono inalterato il loro fascino nel tempo. Sono così descritti nelle loro particolarità i paesi che dal Monginevro e dal Moncenisio si incontrano nella città di Susa e di qui, fino a Torino attraverso la bassa Valle di Susa. Anche se la viabilità attuale della Via Francigena è incerta, questo è un testo che richiede più storia che abilità e resistenza fisica.
Sintesi delle conoscenze scientifico-naturalistiche del loro tempo e insieme manuali di dottrina cristiana, i bestiari discendono, in configurazioni via via piu ampie, dal Phisiologus greco, il celebre repertorio (composto probabilmente ad Alessandria d’Egitto nel II secolo d. C.), corredato di interpretazioni allegoriche o morali, delle proprietà e dei comportamenti, immaginari o reali, di una quarantina di animali favolosi, esotici o comuni.
Si manifesta in questi testi la concezione cristiana del mondo come «foresta di simboli», in cui le realtà visibili sono prima di tutto riflesso di quelle invisibili, metafore della verità rivelata.
Dell’affascinante, folta ed eterogenea letteratura dei bestiari, come della sua evoluzione e fortuna, le opere raccolte nel volume rappresentano le tessere fondamentali: la piú influente traduzione latina del Physiologus, la cristallizzazione dei dati tradizionali nei primi volgarizzamenti francesi, il passaggio dal bestiario «divino» a quello amoroso nell'originale applicazione erotica attuata da Richart de Fornival, e infine la produzione italiana, contraddistinta da una notevole varietà contenutistica e formale, che talvolta sconfina (Mare amoroso, Acerba) nella dissoluzione del «genere» e nel semplice riuso dei materiali «fisiologici», inesauribile repertorio di immagini e di emblemi per la letteratura e per l’arte.
Un testo utilissimo per interpretare la simbologia presente nelle "nostre" chiesette romaniche…
Un libro per visitare oltre cinquanta edifici religiosi del romanico astigiano: benvenuti nel Medioevo.
Nell’area compresa tra Astigiano, Monferrato, Chierese e Colline del Po si distribuisce una straordinaria rete di testimonianze storico-artistiche, di rilevanza europea: una galassia di chiese romaniche caratterizzate da uno stile unico, noto come «scuola del Monferrato».
Piccole pievi, abbazie e campanili sorti…
La chiesa di San Pietro in Castello di Carpignano Sesia è oggi conosciuta ed ammirata fra le più preziose testimonianze del romanico nella valle del Po. A segnalarne l’importanza nell’ambito dell’architettura della cosiddetta “prima età romanica” fu, oltre ottant’anni or sono (nel 1928), Paolo Verzone, vero e proprio pioniere dello studio critico del romanico nelle terre novaresi e vercellesi. In tal modo il monumento fece il suo ingresso nella letteratura scientifica, e fu oggetto via via dell’attenzione…
Il libro analizza gran parte delle iconografie dal carattere simbolico spiegandone i significati e può considerarsi una guida alla scoperta di un universo la cui conoscenza era riservata ad un ristretti gruppo di studiosi, con un linguaggio sintetico e diretto, risalendo anche alle fonti che le hanno ispirate. Il testo è un ideale ampliamento del Manuale dei simboli nell’arte, il Medioevo, da me scritto diversi anni fa, nel quale erano stati trattati in prevalenza simboli legati ai temi religiosi e solo in parte i temi di carattere profano…
Una guida completa e aggiornata per conoscere tutti gli aspetti della canonica regolare di Santa Maria di Vezzolano. Un testo documentato che si avvale del contributo di esperti, ma dallo stile agile e scorrevole, adatto a tutti, per una visita informata e consapevole di uno dei più insigni edifici del romanico piemontese. Con un ricchissimo apparato iconografico realizzato ad hoc.
Alcuni importanti problemi, comunque, sono già stati messi a fuoco dagli
studiosi che si sono occupati dell’edificio in precedenza. «Il battistero di
Agrate ha una pianta eccezionale»: così scriveva Paolo Verzone nel 1935, e
in effetti, pur con l’incremento che gli studi storico-architettonici, archeologici e liturgici hanno conosciuto nei decenni che separano la pubblicazione
di quel testo dai giorni nostri, saremo in grado di indicare pochissimi edifici
con un impianto planimetrico strettamente avvicinabile a quello di Agrate…
L’idea nasce dalla passione di Marco Actis Grosso per le chiese Romaniche e Gotiche.
Dal 1993 l’obiettivo di Chiese Romaniche e far conoscere il patrimonio di chiese Romaniche soprattutto, ma anche Gotiche e Rinascimentali del Piemonte.
Fino dall'inizio ha operato nell’ambito della “Fondazione ISPER Carlo Actis Grosso” e dal 2018 il sito ha assunto un dominio proprio, pur mantenendo il patrocinio e il sostegno della Fondazione.
Espressione concreta del progetto è il sito che ha lo scopo di rendere disponibili al pubblico queste informazioni.
Il sito www.chieseromaniche.it è frutto di 30 anni di lavoro dedicati a censire, basandosi su fonti bibliografiche e sopralluoghi, il patrimonio, anche minore, di chiese romaniche, gotiche e rinascimentali, presenti in Piemonte.
Sono state schedate 1519 chiese.
Nel 2016 è iniziata la fase di verifica sul campo delle informazioni, per controllare e completare le schede con immagini e filmati, indicazioni pratiche, sitografia, localizzazione su Google Maps e Google Earth, ecc.
Attualmente l'archivio fotografico del sito consiste in 10563 foto.
Per alcune chiese, quando le fotografie sono molte, sono state create specifiche “gallerie fotografiche”.
Alla crescita della fototeca hanno finora collaborato 37 tra persone ed enti; chi occasionalmente, chi sistematicamente.
Arricchiscono il sito il glossario, con 903 termini, simboli e attributi, e la sezione dedicata all'agiografia, con 165 schede e 245 Fotografie.
Sono stati infine ipotizzati 183 itinerari di scoperta, geografici, tematici e cicloartistici.
Nel 2019 è nata la newsletter chieseromaniche.it.
Nel 2020 è stato avviato il progetto “1993-2023 - 30 anni di chieseromaniche: una foto per ogni chiesa”, con l’obiettivo di avere almeno una foto per ogni chiesa censita, oltre al completamento, già effettuato, della geolocalizzazione di tutte le chiese.
Al raggiungimento dell'obiettivo, purtroppo fortemente rallentato dalla pandemia, mancano 330 giorni e 503 chiese da fotografare.