Le 1537 chiese nei comuni e nelle frazioni
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Con questa news inizia il viaggio alla scoperta delle figure Fitomorfe nelle "nostre" chiese.
Lo facciamo con la prima Galleria Fotografica Tematica ad esse dedicata.
Nel Glossario proseguiamo ad evidenziare i termini relativi alla Simbologia.
La chiesa di settembre è la Parrocchiale di San Vincenzo in Castro a Pombia, in provincia di Novara, con la sua architettura e i suoi affreschi.
Il libro del mese è ancora dedicato alla simbologia, mentre nella sezione Agiografia presentiamo San Giovanni Evangelista, normalmente rappresentato con il suo simbolo: l'aquila.
Buona lettura! Buon rientro e … appuntamento a Ottobre.
Secondo volume dedicato dall'Autore all'analisi delle chiese romaniche, questa volta sono il duomo di Piacenza, la chiesa di S. Eufemia di Piacenza e il duomo di Ferrara a parlarci di un'arte che scava nella coscienza dell'uomo, la mette a nudo e la ricopre col velo enigmatico del simbolo,…
Gli unicorni non esistono; non moriremo inghiottiti da un ippopotamo; i serpenti non amoreggiano clandestinamente con le murene e un gatto, sia pure scorbutico, non per questo è un agente di Satana.
Lo sappiamo tutti, con una certezza talmente «chiara e distinta» da considerare tutt’al piú con benevola indulgenza i testi medievali che sembrano addirittura descrivere queste assurdità sub specie scientiae.
In effetti, si può fare: nulla impedisce di ammirare le splendide immagini di questo libro e di divertirsi – molto – con le stravaganti storie di animali che raccoglie.
È un criterio esatto.
Per l’appunto, avverte l’autore: solo che nel Medioevo esatto non coincide con vero, anzi.
Il primo è un concetto superficiale, limitato, personale e di conseguenza impressionistico. Il secondo,…
Leoni, cervi, serpenti, draghi, sirene…
Sulle facciate delle nostre cattedrali, come nei chiostri dei monasteri o sulle pagine di antichi codici, è tutto un brulicare di creature animali, reali o fantastiche, mansuete o feroci.
Un "bestiario" sorprendente e affascinante, ma che oggi non riusciamo più a "leggere" e a interpretare con immediatezza.
Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante - anche attraverso un ricco e originale apparato di immagini - il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni "zoologiche" che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell'età medievale.
Riscoprendo un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai…
Scoprire la presenza di immagini oscene nei modiglioni e nei capitelli delle chiese, in alcuni affreschi e nei codici miniati, è a dir poco sconcertante per noi che siamo così lontani dalla cultura medievale. Il conforto arriva da studi recenti che hanno confermato il carattere moralizzante di queste immagini. La studiosa Sophie Billaud-Duhem in un suo scritto afferma che esse sono come il negativo di una foto che ci porta a tradurlo in positivo. In altre parole, sono motivi che esprimono violentemente la negazione dei valori spirituali e costringono lo spettatore a recuperare la dottrina di cui esse sono così chiaramente l'opposto. Nel Medioevo l’intellettuale aveva a disposizione i libri e la logica mentre l’ignorante disponeva della realtà sensibile e di immagini che erano voci della coscienza collettiva che rispondevano tutte al principio della mutatio moralis che avevano cioè lo scopo di riformare i costumi. Questo libro che analizza le iconografie più ricorrenti presenti in diversi ambiti, dalla scultura alla miniatura, con un ricco apparato di immagini, è l’ideale continuazione del Manuale dei Simboli nell’arte, il Medioevo, scritto dall'autore diversi anni fa, nel quale questo tema non era stato trattato. Nel testo viene, tra l'altro, citata la "nostra" splendida chiesa di San Secondo a Cortazzone in provincia di Asti; un invito ad andarla a visitare…
Un interessante testo dedicato ad una area del Piemonte ricca chiese e cappelle romaniche e soprattutto un utile aiuto per comprenderne meglio l'apparato iconografico, un testo che non può mancare nella biblioteca di un appassionato delle "nostre" chiesette.
Il Canavese è infatti ricco di monumenti medievali: castelli, borghi e ricetti, chiese e cappelle e il suo patrimonio artistico è da tempo oggetto di studio e pubblicazioni.
Il testo, dedicato all’iconografia delle sue più antiche chiese e cappelle, ne evidenzia il programma classico, incentrato sulla figura del Cristo glorioso circondato dai simboli degli Evangelisti e dai dodici Apostoli.
Gli fanno corona, oltre le immagini di Maria, quelle sempre più numerose dei santi.
Quali erano il loro significato e la loro funzione? E qual è tuttora il loro messaggio?
Scorrendo le pagine ricche di informazioni e indicazioni percorriamo tre tappe: nella prima vengono esaminate le chiese plebane e le cappelle del Canavese
che custodiscono affreschi dei secoli tra l’XI e il XV.
Nella seconda tappa, partendo da una sintesi dell’iconografia evidenziata, troviamo un confronto con quella di monumenti coevi sia nel resto dell’attuale Piemonte sia in altre regioni via via più lontane.
Nella terza tappa viene proposta come chiave di lettura delle raffigurazioni la loro valenza teologica.
Francesco Mosetto, professore emerito presso l’Università Salesiana, ha scritto vari commentari ai Vangeli e alle Lettere di san Paolo.
Ha inoltre illustrato, sotto il profilo biblico, l’Iconografia degli antichi battisteri (Edizioni Sant’Antonio, 2018).
L’idea nasce dalla passione di Marco Actis Grosso per le chiese Romaniche.
Dal 1993 l’obiettivo di Chiese Romaniche e far conoscere il patrimonio di chiese Romaniche soprattutto, ma anche Gotiche e Rinascimentali del Piemonte.
Fino dall'inizio ha operato nell’ambito della “Fondazione ISPER Carlo Actis Grosso” e dal 2018 il sito ha assunto un dominio proprio, pur mantenendo il patrocinio e il sostegno della Fondazione.
Espressione concreta del progetto è il sito che ha lo scopo di rendere disponibili al pubblico queste informazioni.
Il sito www.chieseromaniche.it è frutto di 30 anni di lavoro dedicati a censire, basandosi su fonti bibliografiche e sopralluoghi, il patrimonio, anche minore, di chiese romaniche, gotiche e rinascimentali, presenti in Piemonte.
Sono state schedate 1537 chiese.
Nel 2016 è iniziata la fase di verifica sul campo delle informazioni, per controllare e completare le schede con immagini e filmati, indicazioni pratiche, sitografia, localizzazione su Google Maps e Google Earth, ecc.
Attualmente l'archivio fotografico del sito consiste in 11974 foto.
Per alcune chiese, quando le fotografie sono molte, sono state create specifiche “gallerie fotografiche”.
Alla crescita della fototeca hanno finora collaborato 38 tra persone ed enti; chi occasionalmente, chi sistematicamente.
Arricchiscono il sito il glossario, con 927 termini, simboli e attributi, e la sezione dedicata all'agiografia, con 286 schede e 369 Fotografie.
Sono stati infine ipotizzati 185 itinerari di scoperta, geografici, tematici e cicloartistici.
Nel 2019 è nata la newsletter chieseromaniche.it.
Nel 2020 è stato avviato il progetto “1993-2023 - 30 anni di chieseromaniche: una foto per ogni chiesa”, con l’obiettivo di avere almeno una foto per ogni chiesa censita, oltre al completamento, già effettuato, della geolocalizzazione di tutte le chiese.
Al raggiungimento dell'obiettivo, purtroppo fortemente rallentato dalla pandemia, mancano 91 giorni e 397 chiese da fotografare (1140 già fotografate).