N. 56 - 15 Giugno 2025

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"Madonne del Latte"
Un’immagine antica di tenerezza e spiritualità

News a cura di Marco Actis Grosso, Piero Balestrino e Giancarla Rosso

In questo nuovo numero della nostra newsletter vi invitiamo a lasciarvi guidare da una delle raffigurazioni più intime e universali della devozione mariana: la Madonna del Latte.

Un’immagine che attraversa secoli e culture, portando con sé un messaggio di cura, dolcezza e sacralità quotidiana.

Favignana - Marettimo (TP) - Chiesa Maria SS. delle Grazie
Favignana - Marettimo (TP) - Chiesa Maria SS. delle Grazie

Attraverso le chiese romaniche che visitiamo questo mese – dall’oratorio dell’Assunta di Pray, immerso nelle Alpi biellesi, alla Chiesa di Saint-Léger ad Aymavilles, affiancata da una torre medievale di rara suggestione – ripercorriamo le tracce di questa iconografia che unisce maternità e spiritualità, fede e umanità.

Ci soffermeremo anche sulla dolcissima Madonna allattante custodita nel Castello di Aymavilles, raro esempio in Valle d’Aosta di questa rappresentazione così carica di significato, e vi accompagneremo in un itinerario tra le colline dell’Astigiano, alla scoperta di affreschi nascosti e testimonianze di un culto tanto poetico quanto popolare.

Con particolare piacere vi segnaliamo la pubblicazione del nuovo documento a firma di Giancarla Rosso, intitolato “L’iconografia della tenerezza – Le Madonne del Latte nell’Astigiano”.

Una ricerca originale e appassionata che arricchisce la collana Documenti di Chieseromaniche (n. 15, giugno 2025), offrendovi un viaggio in 12 pagine tra arte, devozione e memoria.

Chiude il numero la nostra scheda agiografica del mese, dedicata proprio alla Virgo Lactans, una delle raffigurazioni più antiche e umane della Vergine Maria, simbolo di amore materno e protezione divina.

Vi auguriamo una piacevole lettura e non vediamo l’ora di ritrovarvi nel prossimo appuntamento di luglio, per proseguire insieme questo lungo viaggio tra arte, storia e spiritualità!

Marco Actis Grosso  
 

Avigliana (TO) - Madonna del Latte nel Santuario della Madonna dei Laghi
Avigliana (TO) - Madonna del Latte nel Santuario della Madonna dei Laghi


Chiese del mese

 

Questo mese abbiamo scelto di concentrarci sull'oratorio dell'Assunta o della Madonna del Latte a Pray in provincia di Biella, che ospita due Madonne del Latte, e sulla Chiesa di Saint-Léger ad Aymavilles in provincia di Aosta, a due passi dal castello che accoglie una Madonna del Latte.


 

Oratorio della Madonna del Latte o Assunta - Pray (BI)
Oratorio della Madonna del Latte o Assunta - Pray (BI)

 

Nelle Alpi biellesi
Oratorio della Madonna del Latte o Assunta a Pray

L’Oratorio dell’Assunta, conosciuto anche come Madonna del Latte, è un piccolo edificio sacro situato a Pray Alto, in provincia di Biella.

Risalente con ogni probabilità al XIII secolo, rappresenta una delle più antiche chiese della Valsessera e testimonia la profonda devozione delle comunità locali.

L’edificio, costruito con pietre del torrente Sessera secondo lo stile romanico, ha subito nel tempo diversi interventi di ampliamento e restauro.

Al suo interno conserva preziosi affreschi del Quattrocento, tra cui spicca una delicata Madonna che allatta il Bambino, raffigurazione tenera e ricca di significato.

Recentemente è stato riportato alla luce anche un affresco esterno raffigurante la stessa scena, restaurato grazie all’impegno del territorio.

L’oratorio è oggi un suggestivo esempio di arte e spiritualità immerso nel paesaggio biellese.

 


Chiesa di Saint-Léger - Aymavilles (AO)
Chiesa di Saint-Léger - Aymavilles (AO)

 

A due passi dal castello di Aymavilles
Chiesa di Saint-Léger a Aymavilles

A poche decine di metri dal castello di Aymavilles, in cui è esposta la dolcissima “Madonna del latte” citata nel documento n° 15 di Chieseromaniche, presentato in questa newsletter, è possibile visitare la chiesa dedicata a Saint Léger.

Citata per la prima volta in una bolla del 1145 da papa Eugenio III si presenta con una singolare facciata affrescata a trompe-l’oeil nel 1856 dal pittore Grange.

Su di essa è raffigurato il martirio di San Leodegario o Saint Léger con i santi Giuseppe, Germano, Grato e Leonardo.

Leggermente staccata dall’edificio religioso è di notevole interesse la medievale torre campanaria, con guglia a forma di piramide ottagonale, che ospita la più antica campana dell’intera Valle d’Aosta.

Datata 1372 porta incisa la scritta: Ave Maria gratia plena, Dominus tecum.

Altrettanto interessante è la cripta alla quale è annessa una piccola area cimiteriale.

È situata sotto la parte absidale della chiesa e rimangono due delle tre navate originarie risalenti al X secolo.

Per visitare la cripta è necessario consultare l’apposito calendario redatto annualmente dalla Fondation Gran Paradis che cura la sua gestione

 

La Madonna del Latte ospitata nel Castello di Aymavilles
Un piccolo tesoro in uno splendido scrigno
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La dolce Madonna Allattante, conservata nel Castello di Aymavilles, è probabilmente l’unico esempio di questa iconografia presente in Valle d’Aosta, ma forse di fattura piemontese.
Essa è datata fine del XV secolo e la si può ammirare in tutta la sua dolcezza in una delle due sale dedicate alle preziose collezioni dell’Académie Saint Anselme.
Maria è ritratta a mezzo busto, appoggiata ad un alto scranno finemente intarsiato, il suo giovane viso è incorniciato dal velo blu, indossa un abito rosso con una fine camiciola bianca.
Scopre il seno a cui è appoggiato il viso di Gesù Bambino che lei circonda amorevolmente con il braccio e la sua mano mostra lunghe dita affusolate, segno di protezione.
Questa opera è un motivo in più per scoprire il castello, la cui visita è compresa nella Tessera Musei Piemonte e Valle d'Aosta.

Foto Madonna del Latte Aymavilles
Bottone


Biblioteca

Un nuovo documento di Chieseromaniche per scoprire le Madonne del Latte nell'Astigiano (e in Valle d'Aosta).

Copertina Libro del mese

 

Giancarla Rosso - L’iconografia della tenerezza - Le Madonne del Latte nell’Astigiano - Documenti di Chieseromaniche n° 15 - Giugno 2025 - 12 pagine - Scaricabile liberamente

Le rappresentazioni iconografiche di Maria madre di Gesù hanno sempre avuto un fascino particolare fin dai primi secoli del Cristianesimo e sono cariche di un profondo significato.

Esse sostituirono gradualmente le antiche divinità pagane e furono venerate come protettrici della famiglia, delle puerpere e dei lattanti.

In particolare le Madonne del Latte sono una delle iconografie più poetiche, derivate dall’ antico culto egizio della dea Iside che allatta il figlio Horus e si diffusero rapidamente dall’Oriente all’Occidente.

In Italia, a partire dalla Toscana, il culto della Madonna Galattofora si espanse in tutto il nord, e conquistò tanti fedeli con l’espressione della sua grande tenerezza, per cui ebbe caratteristiche di trasversalità, perché fu un modello diffuso sia a livello colto, che a livello popolare.

Anche il territorio astigiano ebbe le sue belle Madonne del Latte di cui andremo a scoprire la dolcezza attraverso il percorso che vi proponiamo nel documento.

Bottone

Itinerario tematico di scoperta
Le Madonne del Latte dell'astigiano

Itinerario tematico di scoperta le Madonne del Latte dell'astigiano
Itinerario tematico di scoperta: le Madonne del Latte dell'astigiano

 

L’itinerario proposto, alla scoperta delle “Madonne del Latte” dell'astigiano, parte dalla chiesa di Santa Maria delle Ghiare a Castello d’Annone per ammirare la prima di queste sacre raffigurazioni.

Tramite la SS 10 ci spostiamo ad Asti e parcheggiamo l’auto (a pagamento) presso il parcheggio di Piazza Cairoli.

A piedi, seguendo le indicazioni (cartello giallo), con una breve passeggiata, raggiungiamo e visitiamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

All’uscita percorriamo in successione le brevissime via Borgnini e via Goltieri, svoltiamo a sinistra e dopo 100 metri siamo a Palazzo Mazzetti.

Usciti dalla visita percorriamo, diretti verso destra, 200 metri in corso Alfieri per riprendere l’auto.

Usciamo da Asti percorrendo corso Alfieri, corso Torino, corso XXV aprile, via Conte verde e ci dirigiamo verso la località Viatosto.

Ammirate le tre Madonne presenti nella chiesa di Santa Maria Assunta, tramite una ripida discesa sbuchiamo sulla SP 458.

Dopo circa 8 Km svoltiamo a sinistra per Settime e tramite la SP 35 giungiamo al parcheggio del Cimitero.

È consigliato procurarsi presso il Comune in via Borsarelli le chiavi (in alternativa presso il “Bar Alimentari da Laura” posto in via Umberto I oppure presso il “Ristorante Mac cha dira” nella stessa via) per poter accedere alla chiesetta romanica di San Nicolao.

Tornati sulla SP 458 percorrendo a ritroso la SP 35 seguiamo l’indicazione Montechiaro d’Asti.

Giunti al bivio per il centro paese svoltiamo a destra e lo attraversiamo.

Con la SP 2 raggiungiamo la SP 22 che ci conduce alla rotonda che tramite la SP 34 ci porta sulla piazza principale di Montiglio Monferrato.

Seguendo il cartello che indica l’Ufficio Turistico giungiamo al Castello all’interno del quale è la Cappella di Sant’Andrea, meta ultima dell’itinerario, visitabile in particolari occasioni.

Scopri gli altri itinerari dedicati alla Madonna del Latte

Le "Madonne del Latte" in provincia di Torino - Il Canavese

Le "Madonne del Latte" in provincia di Torino - Il Torinese

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Agiografia del mese
Madonna del Latte

Madonna del Latte - Chiesa di San Sebastiano - Pecetto Torinese (TO)
Madonna del Latte - Chiesa di San Sebastiano - Pecetto Torinese (TO)

La scheda agiografica del mese è dedicata alla Madonna del Latte.

La Madonna del Latte, conosciuta anche come Virgo Lactans, è una delle raffigurazioni più antiche e umane della Vergine Maria.

Il tema rappresenta Maria nell’atto di allattare il Bambino Gesù, esprimendo con intensità il legame materno tra madre e figlio, ma anche la dimensione salvifica e incarnata del Cristo.

La scena, spesso intima e delicata, comunica tenerezza, nutrimento e protezione, evocando la cura materna come metafora della carità divina.

Questa iconografia affonda le sue radici nei primi secoli del cristianesimo e si sviluppa con particolare fortuna tra il XIII e il XV secolo, soprattutto in ambito romanico e gotico.


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