Articoli sulle

Chiese Romaniche, Gotiche e Rinascimentali di Piemonte e Valle d'Aosta

La raccolta degli articoli pubblicati

Articoli di Chiese Romaniche e Gotiche del Piemonte

San Lorenzo nacque a Osca nel 235 e fu allievo di Sisto II, che lo ordinò diacono e lo nominò responsabile della carità nella Chiesa di Roma.
Durante le persecuzioni dell’imperatore Valeriano, Lorenzo fu arrestato e ucciso, secondo la tradizione su una graticola, dopo aver distribuito i beni della Chiesa ai poveri.
È rappresentato spesso con la dalmatica, la graticola e il borsello delle elemosine.
Il suo corpo è sepolto a Roma, dove sorse poi la Basilica di San Lorenzo fuori le mura.
La notte del 10 agosto, festa del santo, coincide con le Perseidi, fenomeno astronomico anticamente legato al culto pagano di Priapo e poi associato alle “lacrime” del martire.
Il poeta Pascoli ha reso celebre questa data con i versi struggenti della poesia X agosto, evocando il dolore per le ingiustizie umane.
Un proverbio astigiano ricorda infine che in quel periodo comincia la maturazione dell’uva nelle colline piemontesi.

San Lorenzo
San Lorenzo e le stelle cadenti

Il saggio esplora la varietà di guglie campanarie nell’architettura religiosa europea, evidenziandone significati simbolici e funzioni estetiche.
Dalle piramidali romaniche alle slanciate flèche gotiche, fino alle rare guglie a spirale, ogni tipologia riflette il contesto culturale e spirituale della propria epoca.
Vengono analizzate anche le guglie a cipolla, diffuse in area alpina e bizantina, e quelle in stile delfinato, tipiche delle regioni montane.
Ampio spazio è dedicato al panorama piemontese e valdostano, dove prevalgono guglie semplici in lose o tegole, spesso affiancate da pinnacoli e lanterne.
L'autore sottolinea l’evoluzione dai campanili romanici alle strutture verticali gotiche, con attenzione a materiali, tecniche costruttive e adattamenti ambientali.
Le guglie sono lette come segnali verticali di fede e identità territoriale, testimoniando una continuità tra arte, spiritualità e paesaggio.
Il testo si chiude con una riflessione sul valore simbolico e visivo di queste strutture, che continuano a elevare lo sguardo e il pensiero umano verso il cielo.

Campanile di Santa Caterina - Aosta
Campanile di Santa Caterina - Aosta

L’articolo propone una lettura epigrafica e storico-artistica del fonte battesimale della parrocchiale di Bricherasio, attribuendone la realizzazione originaria al 1409 su commissione di Bernardino Cacherano, conte ereditario del luogo.
Un secondo intervento di restauro risale invece al 1513, voluto da un omonimo prevosto.
L'autore chiarisce un errore interpretativo sulla data d'origine, finora ritenuta del Cinquecento.
Le iscrizioni e i simboli scolpiti – armi, strumenti agricoli e motivi religiosi – testimoniano l’influenza del sistema feudale e della famiglia Cacherano, oltre a suggerire un legame con i maestri lapicidi Zabreri.
La complessa iconografia, arricchita da simboli come l’acciarino e la miccia, indica possibili riferimenti al lavoro agricolo e alla committenza nobiliare.
L'articolo confronta anche le genealogie dei Cacherano secondo due fonti storiche principali (Caffaro e Bollea), mettendo in luce incongruenze e lacune documentarie dovute alla distruzione dell’archivio di famiglia.
Il fonte si configura quindi come archetipo stilistico e testimonianza precoce di maestranze itineranti nel tardo gotico piemontese.

Fonte battesimale - Chiesa di Santa Maria Assunta  - Bricherasio (TO)
Fonte battesimale - Chiesa di Santa Maria Assunta - Bricherasio (TO)
Logo Chiese Romaniche 1993 - 20xx
 
Logo Chiese Romaniche valorizzazione Patrimonio