Caro Chiese romaniche…
Un collaboratore, deciso a verificare l’esistenza di un oratorio affrescato a quasi 1.400 metri sopra Oromezzano,
parte in pieno inverno ignorando il buon senso e i consigli di restare a letto con la bronchite.
Dopo un viaggio rocambolesco tra strade ghiacciate, sentieri innevati e piste forestali infinite,
è costretto a rinunciare quando la neve supera le caviglie.
Rientra fradicio e sconfitto, mentre gli amici gli ricordano che «non abbiamo più l’età» e che Nicola aveva ragione.
Lui però non si arrende: immagina già, tra venticinque anni, di tornare in Valsesia in bici elettrica,
pranzare a Carcoforo e poi “scendere qui”, accompagnato – forse – da un paziente Arcangelo Raffaele.
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Caro Chiese romaniche…
Voglio raccontarti una storia. Anzi 2. Forse 3.
...Peccato che non sono in zona, penso da buon collaboratore.
Comunque vado verso la chiesa.
Non era troppo lontano.
I cartelli stradali dicevano che eravamo a Pozzol Groppo.
Mai sentito.
Fortunatamente il mio subconscio è molto più intelligente della mia parte rational logic.
Sbircio IL NOSTRO SITO... rimango lí come un fesso: ero in Piemonte!
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