Vale la gita - Merita una deviazione - Interessante - Segnalata
Notizie generali: la prima notizia documentata risale al 1331 con cui si unirono alla prebenda canonicale di Oddone Zucca, prevosto del capitolo cattedrale di Torino, le chiese campestri di San Lorenzo de Agnano, San Vitale di Balbiano (Arignano) e San Nicola di Cessole (Andezeno). Successivamente compare in documenti del 1386 e nel 1412 stabilendo i confini fra Mombello e Moncucco si parla di una grande pietra posta e piantata sotto la chiesa di San Lorenzo nel cimitero della stessa; cimitero testimoniato dal frequente ritrovamento di ossa umane nei pressi dell'edificio specie lungo il lato est. L'abitato di Agnanum o Ognanum noto sin dal 1146 già nel 1331 doveva essere in declino essendo la chiesa definita campestre. Dopo il 1386 San Lorenzo passò sotto la giurisdizione dell'abbazia di Santa Maria di Pinerolo e vi restò fino al 1748, anno di soppressione dell'abbazia. La chiesa rappresenta l'unica testimonianza dello scomparso villaggio di Agnanum o Ognanum e l'abside è databile al XII secolo mentre la risistemazione dell'interno dovrebbe risalire al '700; Grazie ai lavori di riqualificazione del 2014-15-16 oggi la chiesa è consolidata e nuovamente fruibile. La chiesa si presenta come un'unica aula rettangolare lunga 4,9 metri e larga 4,15 all'interno e abside semicircolare di raggio interno di 1,9 metri.
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Itinerario
'Collina Torinese' - 1ª visita
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Note logistiche: Sconsigliabile percorrere lo sterrato subito dopo la pioggia. Parcheggio di fianco alla chiesa. Normalmente chiusa. |
DESCRIZIONE di San Lorenzo |
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Da vedere: architettura; |
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Periodo prevalente: 12º secolo. |
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Esterno: abside delimitata a nord da un contrafforte aggettante in muratura a blocchi di pietra squadrati alternati a filari di mattoni; è scandita in cinque campiture da quattro semicolonne con rocchi di pietra e capitelli tronco conici su plinti di arenaria corrosa poggianti a loro volta su un basamento aggettante di mattoni con cordolo in pietra. Nelle tre campiture centrali si aprono monofore con sguanci a doppia strombatura, arco a tutto sesto ricavato in un solo blocco di pietra e ghiera in cotto, la centrale e quella nord con motivo a tortiglione. La corona un motivo di archetti pensili in pietra, originariamente quattro per campo, poggianti su mensoline di pietra sagomata e decorata sovrastati da una piatta cornicetta di pietra aggettante. Gli spazi tra gli archetti sono riempiti da elementi triangolari in mattoni o in pietra. Nella prima campitura muratura di mattoni senza basamento e un solo archetto residuo del coronamento e un frammento della cornice. La seconda, terza e parte della quarta campitura sono in blocchi di pietra squadrata con inserimento di file di mattoni nella parte inferiore; nella quarta e quinta campitura i blocchi di arenaria sono alternati sia verticalmente che orizzontalmente a mattoni. Nella parete nord il contrafforte absidale poggia su un blocco di pietra di notevoli dimensioni. |
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ATTENDERE CARICAMENTO DI 15 FOTOGRAFIE
APPROFONDIMENTI |
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• http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=57588 - Verificato il 30/04/2018 • https://www.lacabalesta.it/testi/comuni/mombello.html - Verificato il 30/04/2018 |
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Bibliografia: |
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Le chiese romaniche delle campagne astigiane: un repertorio | |
Referenze fotografiche: • Abside - Marco Actis Grosso - 2018 • Monofora - Marco Actis Grosso - 2018 • Monofora - Marco Actis Grosso - 2018 • Monofora - Marco Actis Grosso - 2018 • Capitello - Marco Actis Grosso - 2018 • Storia della chiesa - Marco Actis Grosso - 2018 • Vista - Daniela Nardini - 2019 • Abside - Daniela Nardini - 2019 • Abside - Daniela Nardini - 2019 • Abside Dettagli - Daniela Nardini - 2019 • Abside Dettagli - Daniela Nardini - 2019 • Facciata - Daniela Nardini - 2019 • Altare - Giulio Pedrana - 2022 • Madonna col Bambino e Sant'Antonio - Giulio Pedrana - 2022 • Pannello illustrativo - Giulio Pedrana - 2022 |
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Aggiornamento del 24/09/2022 |
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