Dove il tempo si ferma
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Chiese del mese |
Tra le 20 cappelle cimiteriali delle colline astigiane, abbiamo scelto di concentrarci sulla splendida Chiesa Cimiteriale di San Giovanni Battista a Roccaverano e sulla Chiesa Cimiteriale di San Martino a Montafia, due esempi emblematici che rappresentano la ricchezza e la varietà di questi cappelle.
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![]() Chiesa Cimiteriale di San Giovanni Battista - Roccaverano (AT) |
![]() Chiesa Cimiteriale di San Martino - Montafia (AT) |
Chiesa Cimiteriale di San Martino - Montafia (AT) Situata poco fuori dal centro abitato, la Chiesa di San Martino rappresenta un suggestivo esempio di architettura romanica rurale. Risalente probabilmente all’XI secolo, conserva l’essenzialità tipica delle chiese cimiteriali: una semplice struttura a navata unica, abside semicircolare e muratura in mattoni e arenaria a vista. Gli archetti pensili e le decorazioni in cotto testimoniano la cura artigianale dell’epoca. La dedicazione a San Martino, figura molto cara al mondo contadino medievale, rafforza il legame tra spiritualità, memoria e territorio. Un luogo silenzioso, inglobato nel recinto cimiteriale, che ancora oggi racconta la storia più profonda delle comunità monferrine. |
Biblioteca |
Due nuovi documenti di Chieseromaniche per scoprire le chiese cimiteriali del Monferrato e delle colline torinesi. ![]() |
Piero Balestrino - Chiesa di San Felice - Cinaglio - Documenti di Chieseromaniche n° 11 - Aprile 2025 - 10 pagine - Gratuito La chiesa di San Felice a Cinaglio, risalente alla fine del IX secolo, sorge su una collinetta accanto al cimitero. Nata con la funzione di chiesa parrocchiale col tempo è stata destinata a semplice chiesa cimiteriale. La parte più antica è l’abside romanica che presenta una decorazione ad archetti pensili. La torre campanaria, di cui era dotata fino al 1700, è ora scomparsa. L’interno è ad aula rettangolare con tre volte a vela. Gli affreschi dell’abside, all’interno, risalgono al XV secolo e sono attribuiti a pittori itineranti. Nella volta vi troviamo un Cristo Pantocratore circondato dai simboli dei quattro Evangelisti. Nella fascia sottostante, oltre ad alcuni Santi ed al committente, sono raffigurati i dodici Apostoli. Le pareti dell’aula, di più recente costruzione sono state dipinte dal pittore Giovanni Lamberti a metà del secolo scorso. ![]() |
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Piero Balestrino - La chiesa di Santa Maria Assunta - Marentino - Documenti di Chieseromaniche n° 12 - Aprile 2025 - 13 pagine - Gratuito La chiesa di Santa Maria Assunta o Santa Maria dei Morti sorge su un poggio nei pressi del cimitero. Risale al XII secolo, donata da Federico I Barbarossa al Marchese Guglielmo di Monferrato insieme ai borghi di Marentino e Brusasco. Con lo svilupparsi del borgo venne costruita una nuova parrocchiale, omonima, ma più centrale rispetto alle nuove costruzioni e questa chiesa venne declassata a sola chiesa cimiteriale. La facciata presenta mattoni alternati a conci di arenaria. Il corpo centrale ha il tetto a doppio spiovente. Il portale è sormontato da una lunetta ed è situato sotto un arco a tutto sesto in mattoni ed arenaria. Sul fianco sud vi era la cosiddetta “porta dei morti”, ora ridotta a finestra. Tutto il perimetro del sottotetto presenta una fila di archetti pensili con peducci raffiguranti bizzarre sculture. L’aula misura sei metri per dodici con abside semicircolare. Le pareti sono spoglie e gli affreschi, in parte di Guglielmetto Fantini ed in parte di un frescante sconosciuto, sono concentrati nell’abside. Sulla volta dell’abside è raffigurato un compianto sul Cristo morto, mentre sulla parete del catino absidale sono raffigurati alcuni Santi: Cristoforo col Bambino Gesù, Giacomo, Sebastiano, una Madonna del latte, Valeriano con altri due non identificabili, Lucia e Stefano. |
Itinerari tematici di scoperta
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![]() Itinerario tematico di scoperta: chiese cimiteriali dell'astigiano |
L’itinerario proposto da Piero Balestrino, dedicato alle cappelle e chiesette cimiteriali della collina astigiana, prende il via da Settime, località poco a nord di Asti per giungere a Berzano di San Pietro, dopo aver percorso una cinquantina di chilometri tra le colline del Monferrato astigiano. Il momento consigliato per la visita è da aprile ad ottobre, periodo in cui la “Rete romanica di collina” offre la possibilità di visitare gratuitamente, la prima domenica del mese, quelle di Settime, Montafia (entrambe), Buttigliera, Albugnano e Berzano di San Pietro (entrambe). Inoltre, utilizzando la app “Chiese a porte aperte”, quella di Cinaglio è visitabile in qualsiasi giorno dell’anno
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Mappa tematica Chiese Cimiteriali dell'astigiano |
![]() Mappa tematica chiese cimiteriali dell'astigiano |
La mappa tematica proposta, dedicata alle cappelle e chiesette cimiteriali della collina astigiana, offre una visione d'insieme della localizzazione delle 20 chiese cimiteriali delle colline astigiane. Insieme alla galleria tematica consente una agevole scelta e pianificazione delle visite.
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Gallerie Tematiche
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![]() Gallerie Tematiche Chiese Cimiteriali dell'Astigiano |
Questo mese interrompiamo la serie delle gallerie tematiche dedicate agli Archetti pensili per presentare una Galleria Tematica che percorre le 20 chiese cimiteriali dell'astigiano. Lo scopo delle Gallerie Tematiche è consentire una diversa lettura del patrimonio iconografico del sito, che supera le 15.800 fotografie. Poiché le gallerie tematiche sono, per ora, un contenuto dedicato ai lettori della newsletter, chi avesse perso le altre gallerie può raggiungerle da questa news.
Buona visione…
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Il Santo del mese: Martino di Tours |
![]() San Martino - San Martino di Ingravio - Bolzano Novarese (NO) |
Il santo del mese è Martino di Tours. Martino è il titolare di 3 delle Chiese Cimiteriali delle colline astigiane. San Martino di Tours, nato nel 316 a Sabaria in Pannonia, fu prima soldato dell’esercito romano e poi vescovo, diventando uno dei santi più amati della cristianità. Celebre l’episodio in cui, ad Amiens, tagliò il suo mantello per donarne metà a un povero: quella notte Cristo gli apparve avvolto nella parte donata. Dopo il battesimo abbandonò la carriera militare, seguì Sant’Ilario di Poitiers e fondò il primo monastero della Gallia a Ligugé. Eletto vescovo di Tours nel 371, continuò a vivere con umiltà, evangelizzando le campagne e lottando contro il paganesimo. Morì l’8 novembre 397 a Candes, ma la sua memoria è celebrata l’11 novembre. Patrono di Francia, dei soldati e dei poveri, è simbolo di carità cristiana. Nell’arte è spesso raffigurato come cavaliere nell’atto di dividere il mantello. A lui si deve la tradizione dell’“Estate di San Martino”, legata a un improvviso tepore autunnale nei giorni vicini alla sua morte.
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