Le Sibille erano figure femminili dell’antichità greco-romana, considerate profetesse ispirate dalla divinità, capaci di annunciare il futuro attraverso oracoli enigmatici.
Pur non appartenendo alla tradizione biblica, furono accolte nella cultura cristiana medievale come voci pagane che, inconsapevolmente, avevano preannunciato la venuta di Cristo.
La tradizione ne fissò il numero a dodici, come i profeti dell’Antico Testamento, stabilendo un parallelo simbolico tra il mondo pagano e quello ebraico.
Tra le più note si ricordano la Sibilla Cumana, citata da Virgilio nell’Eneide, e la Tiburtina, la cui profezia annunciava un Re che avrebbe governato il mondo in giustizia, poi identificato con il Messia.
Le profezie sibilline furono raccolte in testi come i Libri Sibillini, che circolarono in epoca romana e medievale.
A partire dal Medioevo, le Sibille furono rappresentate in chiese e cattedrali accanto ai profeti, come testimonianza che anche le culture non ebraiche avevano intuito l’attesa di un Salvatore.
Un celebre esempio iconografico è quello della Cappella Sistina, dove Michelangelo le raffigura sedute in atteggiamento ispirato, accanto ai profeti biblici.
In molte cattedrali, come il Duomo di Siena, il loro volto compare accanto ai simboli evangelici, a sottolineare una sapienza antica, precristiana, ma orientata verso la Rivelazione.
Le Sibille sono dunque un ponte tra la cultura classica e il cristianesimo, simbolo di una verità universale che trascende confini geografici e religiosi.
La tradizione cristiana medievale e rinascimentale ha fissato il numero delle Sibille a dodici, parallele ai dodici profeti dell’Antico Testamento.
Le più citate sono: .
1) Sibilla Persica.
2) Sibilla Libica.
3) Sibilla Delfica.
4) Sibilla Cimmeria.
5) Sibilla Eritrea.
6) Sibilla Samia.
7) Sibilla Cumana (la più famosa, presente nell’Eneide di Virgilio) .
8) Sibilla Ellespontica.
9) Sibilla Frigia.
10) Sibilla Tiburtina.
11) Sibilla Europa.
12) Sibilla Agrippa.
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Sibille - Frossasco (TO) - Madonna del Boschetto
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