Normalmente per distinguerlo dal topo ha un topo fra le zampe, mentre il topo ha il formaggio tra le zampe.
Nell'antico testamento: simbolo positivo in opposizione al ratto, negativo.
Nel medioevo si identifica col demonio che gioca con le anime dei peccatori come il gatto col topo o perché riesce a muoversi in assenza di luce.
Talvolta rappresentato ai piedi di Giuda a rappresentare il tradimento e l'essere infido.
A volte è il simbolo degli eretici.
Il gatto nero è normalmente simbolo di Satana.
Come aspetto positivo gli viene riconosciuta la pulizia.
La gatta ha una visione più positiva perché non è lussuriosa e ama i suoi cuccioli.
Come per il cane, la visione del gatto cambia dall'alto medioevo procedendo verso il rinascimento, in particolare quando gli viene riconosciuto il ruolo di cacciatore dei ratti durante la peste.