Sotto questo nome si confondono due figure: Lazzaro fratello di Marta e Maria di Betania e Lazzaro il lebbroso della parabola del ricco Epulone.
Del primo si narra nel Vangelo di San Giovanni dove muore e risorge ad opera di Gesù che lo fa uscire dal sepolcro con i piedi ancora fasciati e il volto coperto dal sudario.
Secondo leggende medievali dopo la resurrezione avrebbe evangelizzato la Provenza divenendo vescovo di Marsiglia.
Secondo la tradizione orientale sarebbe morto in Palestina e seppellito sul Monte degli Ulivi.
Del secondo si narra nella parabola e Lazzaro sarebbe stato un lebbroso che ha mendicato per tutta la vita alla porta del ricco Epulone senza ricevere mai aiuto.
Alla morte sarebbe andato in cielo mentre il ricco all'inferno.
Come protettore dei lebbrosi divenne patrono dei Gerosolomitani poi unito alla milizia di San Maurizio dando origine all'ordine Mauriziano.
17 Dicembre
Becchini, ospedali, malati-
Dei lebbrosi, dell'ordine Gerosolomitano.
I Santi in Piemonte tra Arte e Leggenda - A. Ferrari - Blu Edizioni