Sacra o Sagra di San Michele - Sant'Ambrogio di Torino Frazione Sacra di San Michele (TO)

Interesse della chiesa secondo lo schema di Chieseromaniche.it, valutazione del 05 aprile 2017

Vale la gita - Merita una deviazione - Interessante - Segnalata


  Notizie generali: bibliografia: 31 pp. 267


LOGISTICA
Sacra o Sagra di San Michele: informazioni per la visita

  Frazione Sacra di San Michele

  Come arrivare: dal colle della Croce Nera, dove giungono le strade provenienti da Giaveno e da Avigliana si segue una stretta strada che conduce in breve alla spianata dei sepolcri, cosiddetta forse perché vi sorgeva il cimitero dei monaci. Di qui per un ripido vialetto si sale, a piedi, alla porta di ferro o dell'asino perché qui si arrestavano le cavalcature.

Icona Google Earth Percorso GPS (File KMZ Goolge Hearth): SantAmbrogio-SanMichele.kmz

Icona Segnaposto Google Earth Segnaposto Earth (File KMZ Goolge Hearth): SantAmbrogio-SanMichele.kmz

  Coordinate Nord, Est (Apre Google Maps): 45.097799, 7.343310

  Itinerario 1 'Dall'Abbazia di Rivalta alla Sacra di San Michele' - 10ª visita
  Itinerario 2 'Andar per Cripte 2 - La provincia di Torino' - 2ª visita

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DESCRIZIONE
Sacra o Sagra di San Michele: cosa vedere

  Da vedere: architettura; pittura; scultura; campanile; cripta;

  Periodo prevalente: 14º secolo.

  Chiesa "Orientata"

  Esterno: alla porta di ferro, sull'arco, affresco raffigurante San Michele, quasi scomparso. La facciata-abside si presenta inferiormente in blocchi di gneis, aperta dal portale nella parte centrale, molto aggettante e corsa da due altissime semicolonne di un arco che include un finestrone e un occhio. La parte absidale, superiormente, è in blocchi di anfibolite verde; tra le due piccole absidi laterali s'incurva quella centrale movimentata da due nicchioni e coronata da una loggia ad archetti, detta Loggia dei Viretti, poggianti su graziose colonnine. Oltre il portale vi è lo scalone dei morti ornato da tracce di affreschi di varie epoche. Segue la Porta dello Zodiaco con pilastri e colonne con capitelli del secolo XII, raffiguranti storie di Sansone e di Caino e Abele, decorati con fogliame, figure umane e beduine, segni zodiacali e costellazioni celesti con le denominazioni, mostri simbolici; Vi si legge la frase "Hoc opus intendat quisquis bonus exit et intrat "; nella lesena destra si legge con difficoltà la firma di Nicholaos (1120 circa ) che lavorò in seguito alla cattedrale di Ferrara a Piacenza e a Verona. Di qui per uno scalone (gli archi rampanti sono stati aggiunti nel 1933) in cui in alcuni punti si vedono tracce dell'antichissima scala monacale, si sale al fianco destro in cui si apre il portale tardo romanico, molto strombato, in pietre verdi e granata alternate, sormontato da un oculo; ai lati della porta e sui contrafforti che la fiancheggiano si allineano stretti archi trilobi su esili colonnine, resti di un portico; in alto a sinistra del portale è incastrata una lapide funeraria pagana del I secolo, scolpita con simboli cristiani aggiunti in età longobarda.

  Interno: basilicale a tre navate divise da pilastri cruciformi con capitelli e coperto da volte a crociera; entrando a sinistra, all'inizio della navata destra (A), grande affresco raffigurante la sepoltura di Gesù e la morte e assunzione di Maria, dipinto nel 1505 per ordine del Priore Giovanni di Monfalcone, raffigurato nella seconda scena a sinistra, da due artisti uno dei quali identificato con Secondo del Bosco da Poirino (notizie 1501 - 1505). nell'abside destra l'altare (B) è ricavato da un'ara pagana; alle pareti sono visibili resti di un affresco dipinto nel 1501 da Secondo del Bosco. Nel presbiterio (C) quattro fasci di colonne, sormontate dalle figurazioni dei evangelisti con i loro simboli fiancheggiano le aperture di due nicchie, in quella destra è affrescato un San Cristoforo dei primi del '500, molto ridipinti nel 1936; tra le due nicchie si apre un finestrone con strombo ornato da altorilievi romanici raffiguranti l'Annunziata, l'Arcangelo Gabriele e Profeti, opera del cosiddetto Maestro del Pulpito di Castell'Arquato (1170-80). All'altar maggiore trittico di Defendente Ferrari (prima 1497 - dopo 1531) raffigurante la Madonna col Bambino, San Michele, San Giovanni Vincenzo ed il committente Urbano di Miolans, abate commendatario della Sacra dal 1505 al 1522, con predella sempre del Ferrari raffigurante la Visitazione, la Natività di Cristo e l'Adorazione dei Magi. Sotto la base del pilastro sinistro si vede affiorare la sommità rocciosa del Monte Pirchiriano. Nella prima campata della navata sinistra, presso la porta d'accesso al campanile, si trova il mausoleo gotico dell 'abate Guglielmo III (D). A continuazione della navata centrale si estende un ambiente di forma irregolare (E) detto "coro vecchio", con due pilastri che reggono tre arcate, residuo della chiesa del secolo XI, e vari affreschi in parte ridipinti, eseguiti tra la fine del '400 ed il principio del '500; entrando a destra, in basso, madonna della misericordia del 1503, fiancheggiata dai santi Sebastiano e Cristoforo; in alto Leggenda della fondazione e consacrazione della Sacra. Sul pilastro destro in alto Deposizione e sotto la Predica dei Morti, l'affresco più antico del ciclo. Alla parete sinistra Madonna col Bambino e i Santi Caterina, Vincenzo e Benedetto che presenta il committente Vincenzo di Sant'Amore, vicario generale dell'abbazia dal 1472 al 1500. Sulla parete che separa le due chiese polittico raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Rocco, Lucia e Giacomo sormontato da un San Giorgio che uccide il drago. Nel coro vecchio e qua e là per la chiesa sono disposti 16 sarcofagi di pietra nei quali vennero tumulate nel 1937 le salme di 24 principi di casa Savoia. Dalla porta a destra del sarcofago dell'abate Guglielmo si sale al campanile (G) mentre all'inizio della navata sinistra (H) vi è un portale gemino particolarmente pregiato nella parte esterna che conduce ad un belvedere.

  Campanile: Incompiuto, dalla cella a doppie trifore ogivali.

  Cripta: vi si accede per una scaletta nel lato destro della navata centrale (F) ed è composta da tre cappelle affiancate: la prima, la maggiore, del secolo XII; quella centrale del secolo XI; l'ultima forse del secolo IX-X.

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APPROFONDIMENTI
Sacra o Sagra di San Michele: informazioni per conoscerla meglio


  I Santi titolari: scopri la loro storia, simbologia e iconografia

 Scopri Michele arcangelo


  Sitografia: link selezionati per approfondire la conoscenza della chiesa

•  http://www.sacradisanmichele.com/it/  - Verificato il 05/04/2017

•  https://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/santambrogio/sacra-di-san-michele  - Verificato il 05/04/2017

•  http://archeocarta.org/santambrogio-torino-to-sacra-san-michele-chiusa/  - Verificato il 05/04/2017

•  http://www.piemonteis.org/?p=3016  - Verificato il 05/04/2017

  Descritta:

Copertina  a pagina 384 della 'Guida Rossa del Piemonte' del TCI Edizione 1976;

Copertina  a pagina 190 di 'Piemonte' Edizione TCI - La Biblioteca di Repubblica 2005;

Copertina  a pagina 7015 di 'Il Piemonte paese per paese' Ed. Bonechi.

  Bibliografia:

Copertina Il portale dello zodiaco alla Sacra di San Michele
Copertina La Sacra di San Michele in Val di Susa
Copertina Escursioni in Valle di Susa - Bassa valle e Val Cenischia
Copertina Italia Romanica: il Piemonte, la Val d'Aosta, la Liguria

  Referenze fotografiche: scopri chi ha scattato le foto della chiesa
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• Vista d'insieme  - Fabrizio Basagni - 2016

• Ingresso e struttura absidale  - Fabrizio Basagni - 2016

• Resti del monastero  - Fabrizio Basagni - 2016

• Resti del monastero  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco - particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco - particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco - particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco  - Fabrizio Basagni - 2016

• Affresco  - Fabrizio Basagni - 2016

• Portale  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Sculture-Particolare  - Fabrizio Basagni - 2016

• Pianta  - Italia Romanica - Il Piemonte - Jaca Book Pag. 39

  Aggiornamento del 05/04/2017

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