… ed ecco Cristo di Pietà o Cristo morto nel Sepolcro…

Storia

Il tema del "Cristo morto in piedi nel sepolcro" è una rappresentazione artistica meno comune rispetto alla tradizionale deposizione di Cristo nella tomba.
Tuttavia, alcune opere d'arte hanno affrontato questo tema in modo unico e suggestivo.
Le prime raffigurazioni di questo tema risalgono al Trecento, tra cui spicca l'affresco di Giotto nella Cappella dell'Arena a Padova.
Inizialmente, l'opera suscitò perplessità perché sembrava discostarsi dalla narrazione evangelica della deposizione e sepoltura di Cristo.
La figura del Cristo risorto in piedi era presente in alcuni testi apocrifi, come la "Vangelo di Pietro".
Questo tema artistico suggerisce un'interpretazione insolita e simbolica della morte di Cristo, con il suo corpo eretto all'interno del sepolcro anziché disteso.
La scelta di raffigurare Cristo in piedi potrebbe essere interpretata come un simbolo di vittoria sulla morte e di potere divino, sottolineando la sua natura divina e la sua capacità di superare la morte stessa.
Potrebbe anche suggerire un'interpretazione più mistica e spirituale della morte di Cristo, evidenziando il suo ruolo di redentore e salvatore dell'umanità.
Ha anche un simbolismo liturgico: l'iconografia era spesso utilizzata per rappresentare la Resurrezione durante le celebrazioni liturgiche.
Opere d'arte che ritraggono il "Cristo morto in piedi nel sepolcro" potrebbero enfatizzare la dimensione simbolica e teologica della morte e resurrezione di Gesù, invitando gli spettatori a riflettere sulla profondità del mistero della fede cristiana.
Talvolta la figura del Cristo è affiancata dagli strumenti della passione.
Altre volte è raffigurato mentre risorge ed esce dal sepolcro, vincitore della morte.

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