… ed ecco Pietro apostolo…

Storia

Sulla sua biografia si hanno pochissime informazioni documentate.
Nativo di Betsaida, pescatore, non più giovanissimo, figlio di Giona e fratello dell'apostolo Andrea, ricevette il nome di Pietro, che sostituì il suo vero nome, Simone, da Gesù stesso («Tu sei Pietro, e su questa pietra fonderò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli.») e che lo chiamò insieme al fratello Andrea “Seguitemi e vi farò pescatori di uomini".
Alcuni episodi evangelici che lo hanno a protagonista sono notissimi: come quando, invitato a camminare sulle acque, la fede gli viene meno e comincia ad affondare e morirebbe se Gesù non gli tendesse la mano; o quando, al momento dell'arresto di Gesù, taglia con la spada l'orecchio di Malco, servo del sommo sacerdote.
Segue Gesù nella passione solo da lontano e arriva a rinnegarlo tre volte prima del canto del gallo.
Dopo la sua morte viene imprigionato tre volte e considerato il più pericoloso tra gli apostoli.
Erode Agrippa, stando alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, «nei giorni degli azzimi fece prendere Pietro e lo fece rinchiudere in carcere, con l'intenzione di portarlo dinnanzi al popolo dopo la Pasqua. La notte però un angelo, venutogli miracolosamente accanto, lo liberò dalle catene e lo lasciò andare libero a riprendere la sua opera di predicazione»; per questo salvataggio miracoloso Pietro è ricordato con l'epiteto «in vincoli».
L'apostolato di Pietro può così proseguire: smaschera il mago Simone di Samaria; entra in contrasto con l'apostolo Paolo; verosimilmente (le fonti sono poco esplicite su questo punto) si reca a Roma ed è qui che viene infine martirizzato nel 67 (o nel 64, l'anno della persecuzione di Nerone), crocifisso con il capo all'ingiù, nell’Ager Vaticanus, cioè nei giardini del vaticano.
L'archeologia ha confermato la presenza di Pietro a Roma con l'individuazione del suo sepolcro, divenuto meta di assidui pellegrinaggi.
A Pietro si attribuiscono due lettere, oltre ad alcuni scritti apocrifi che raccontano molti dettagli della sua leggenda (il Martirio, per esempio, contiene la leggenda del «Quo vadis?»).

Attributi e Iconografia

Doppia chiave, per legare e sciogliere.
Barca, chiavi, chiavi pontificie, gallo, libro, pesce, arnesi da pesca, reti, catene, tiara, croce papale.
Arte paleocristiana: barba rotonda e ben curata.
Come Apostolo: chiavi (quasi sempre due), croce, rete da pesca. In molte raffigurazioni ha tra le mani anche un libro.
La veste è solitamente gialla. Nella barca oscillante della chiesa, consegna delle chiavi, liberazione dalla prigione, guardiano del Paradiso con le chiavi del cielo, croce rovesciata, bastone sormontato da una croce, con una piccola croce in mano,

Calendario

29 giugno con San Paolo.

A Protezione di

Dei pescatori e dei pescivendoli; fabbricanti di reti; dei muratori, degli orologiai e degli uscieri e portieri; dei papi, dei pontieri (pontifex); barcaioli, naufraghi, fabbri (chiavi), penitenti, mietitori.
Contro la febbre, la follia, i morsi dei serpenti, la rabbia.

Fonti

Come riconoscere i Santi e i Patroni nell’arte e nelle immagini popolari - F. e G. Lanzi - Jaca Book
I Santi. Dagli apostoli al primo medioevo - P. Manns - Jaca Book
I Santi in Piemonte tra Arte e Leggenda - A. Ferrari - Blu Edizioni

Logo 30 anni
 
Logo Chiese Romaniche