Vale la gita - Merita una deviazione - Interessante - Segnalata
LOGISTICA |
Come arrivare: la chiesa prospetta su piazza Sant'Agostino. Provenendo da Torino si giunge fino a lasciare a sinistra la stazione, per voltare a destra per piazza 4 Martiri e quindi per la porticata via Valobra sino alla piazza Sant'Agostino. |
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Nord, Est: 44.845341, 7.719378 |
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DESCRIZIONE |
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Da vedere: architettura; pittura; campanile; |
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Periodo prevalente: 14º secolo. |
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Notizie generali: fondata nel 1337 dagli agostiniani e completata tra il 1406 e il 1437, è stata alterata da successivi interventi. La facciata, di forme neoclassiche, è del 1835. Interno alterato con l'aggiunta di una quarta navata sulla destra, trasformata nel '600 in una serie di cappelle. Nel '700 il pavimento fu rialzato di circa 90 centimetri a causa del suolo paludoso e mal sicuro su cui poggiava la chiesa. In facciata un portale rinascimentale opera di Amedeo di Settignano detto Meo del Caprino (1430-1501) all'ingresso centrale della chiesa. All'interno, al posto degli altari gotici, 11 altari in stile barocco "severo"; altar maggiore del 1612 costruito per volere di Nicola Kalbermater, colonnello svizzero al servizio di Carlo Emanuele I come risulta da una iscrizione posta nel coro. Artisticamente interessanti l'altare della Madonna Addolorata e quello di San Sebastiano con una tela del Molineri rappresentante San Sebastiano. Nella chiesa è conservata una tela rappresentante Maria Assunta in trono di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625). Sul pavimento della chiesa numerose lapidi tombali, alcune portano scolpite le armi gentilizie delle più importanti famiglie carmagnolesi con motti ed iscrizioni. Nel presbiterio tomba di Gian Giacomo Piscina che si coprì di gloria nella battaglia di Ceresole per cui gli fu concesso di adornare il suo stemma con i gigli di Francia. |
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Esterno: abside pentagonale a costoloni, di pure linee gotiche. |
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Interno: le colonne a fascio e la copertura della navata centrale rispecchiano ancora l'impianto originale con grandi crociere ogivali di tipo gotico. Nel coro stalli opera di Mastro Antonio di Vinovo (1457) e Cristoforo Lanfranchi (1569), i pannelli degli stalli hanno al centro un medaglione intarsiato e dipinto che raffigura la testa di un evangelista. Nella navata sinistra, al secondo altare, affresco della crocifissione, di stile gotico internazionale, databile intorno alla metà del '400, parzialmente distrutto in occasione della posa dell'altare. Nell'abside affreschi tardo gotici raffiguranti Sant'Agostino, Santa Beticunda e San Sebastiano. Nella navata di destra Sant'Antonio Abate e sulla parete di fondo a destra la Madonna del Buon Consiglio; sul pilone di destra, racchiusa in una grande cornice barocca di legno, Madonna della Pila o del Pilone, rovinata dai chiodi affissi dai fedeli per appendervi gli ex voto. |
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Campanile: gotico, a monofore, con alta cuspide conica e pinnacoli sugli spigoli. |
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ATTENDERE CARICAMENTO FOTOGRAFIE
APPROFONDIMENTI |
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• http://archeocarta.org/carmagnola-to-chiesa-s-agostino-collegiata-dei-ss-pietro-paolo/ - Verificato il 01/09/2021 |
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Descritta:
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Referenze fotografiche: • Abside e Campanile - Marco Actis Grosso - 2011 • Campanile - Marco Actis Grosso - 2011 |
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Aggiornamento del 17/02/2018 |
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